Diretta streaming marcia diocesana della pace #marciapacemolfetta2017

Le motivazioni e il programma

Il programma completo è su questo link
L’evento non prevede protocolli particolari se non la voglia di stare insieme, sensibilizzarci e sensibilizzare sul tema che il Papa ci ha proposto.
Non sono previsti stendardi o simboli partitici; soltanto striscioni e cartelloni che rilancino il tema, le frasi del Papa o citazioni dei testimoni di nonviolenza. Ai partecipanti sarà distribuito il numero di Luce e Vita di domenica 29 gennaio, con articoli sul tema della giornata e il messaggio integrale del Papa.
Sulla pagina facebook, con #marciapacemolfetta2017 e/o sull’evento creato, è possibile condividere foto e video dell’evento.
Quanti arriveranno da fuori Molfetta potranno parcheggiare o nei pressi della parrocchia S.Famiglia (più vicina alla Chiesa di partenza che è S. Giuseppe) oppure nei pressi del Palazzetto di Via Giovinazzo (più vicino alla chiesa di arrivo che è Cuore Immacolato di Maria).
 
 
 

Diretta della Marcia della Pace 2017 a Molfetta: fase conclusiva

Qualora il video si dovesse interrompere o si dovessero verificare delle interferenze nell’audio, ci scusiamo per il disagio. In caso di interruzioni, la diretta riprenderà dopo qualche minuto.
#marciapacemolfetta2017

Pubblicato da Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi di Molfetta su Domenica 29 gennaio 2017

 
L’ufficio Comunicazioni sociali sta predisponendo la diretta streaming su questo sito.
 
Ecco l’invito dei coordinatori della Consulta delle Aggregazioni Laicali don Gianni Fiorentino e Michele Pappagallo con le motivazioni della marcia:
 
 

«Domenica, 29 gennaio tutta la comunità ecclesiale diocesana e tutte le persone di buona volontà sono chiamate, strette in un unico anelito di fraternità, a testimoniare la pace e per la pace.
Non sono pochi i motivi che hanno spinto la nostra Chiesa locale, in primis il nostro Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, che ha sostenuto ed incoraggiato sin dalle prime battute l’iniziativa, ad un anno dalla 48ª Marcia nazionale della Pace che Pax Christi volle a Molfetta, a rinnovare gli impegni presi e rinverdire le promesse assunte il 31 dicembre 2015. 
Proviamo ad elencarne qualcuno. 
Innanzitutto il 50° anniversario dell’istituzione della Giornata Mondiale della Pace, voluta dal Beato Paolo VI nel 1967. In occasione di tale ricorrenza tutta la Chiesa deve poter gioire della propria capacità profetica, della certezza che «Dio non è indifferente al grido di dolore dell’uomo…[che] a Dio importa dell’umanità e che non l’abbandona», come ebbe a dire lo scorso anno Papa Francesco nel messaggio del 1° gennaio. È una sintesi perfetta di tutti i messaggi per la pace che hanno contraddistinto il magistero dei Sommi Pontefici nella seconda metà del XX secolo e nel primo decennio del XXI. Ed è bello riscoprire come già nel primo messaggio si scorgevano i germi della speranza che deve sempre accompagnare la presenza del cristiano nella società contemporanea: «è finalmente emerso chiarissimo che la pace è l’unica e vera linea dell’umano progresso…» (Paolo VI, Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio 1967). Tutta l’umanità, infatti, non deve perdere la speranza che la costruzione del proprio futuro possa passare attraverso il forte impegno nella realizzazione della giustizia e della pace, esplicato a diversi livelli nel campo delle scienze, della politica, delle arti, delle relazioni e della convivenza civile, in quanto la stessa è dono di Dio ed opera degli uomini, di tutte le fedi e di qualsiasi estrazione culturale e appartenenza sociale.
La situazione attuale mondiale deve portarci ad un’altra considerazione e motivazione: la pace non è un’utopia o, peggio, una semplice prospettiva ideologica, ma la realizzazione di uno “status” quotidiano che coinvolge tutti gli uomini, in tutti i suoi ambiti di vita: dalla famiglia, fondamentale microsocietà, alle istituzioni, elementi complementari ed indispensabili della macrosocietà. È come dire: non si possono raggiungere gli alti livelli internazionali di pace e convivenza, se l’uomo comune non si fa latore di uno stile e di una politica di pace, a cominciare dai legami familiari e dalle relazioni quotidiane. Ed è proprio in solidarietà con l’uomo comune che domenica, 29 gennaio, come Chiesa locale siamo chiamati a testimoniare che la pace si realizza «a partire dal cuore di ogni uomo…». Ci aiuteranno in questo alcune testimonianze di uomini semplici che nella loro quotidianità hanno costruito e costruiscono ogni giorno la PACE.»