Chiesa locale

Conclusioni del vescovo Domenico al termine del convegno pastorale diocesano

Mercoledì 21 settembre 2022

Desidero, a conclusione di questo Convegno Pastorale, ringraziare tutti voi che avete partecipato con grande attenzione alle due serate: sacerdoti, diaconi, suore, consacrati e consacrati, e soprattutto voi, carissimi laici e laiche.

 

L’intervento di ieri sera, del prof. don Dario Vitali, ci ha aiutato a comprendere le ragioni profonde per cui è stato scelto da Papa Francesco il tema del prossimo Sinodo dei Vescovi che si svolgerà nell’ottobre 2023: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. Queste tre parole costituiscono la sintesi dell’identità stessa della Chiesa particolare, soggetto del processo sinodale, così come è spiegato nel Decreto del Concilio Vaticano II CHRISTUS DOMINUS: «La diocesi è una porzione del Popolo di Dio affidata alle cure pastorali del Vescovo con la cooperazione del presbiterio, in modo che, aderendo al suo Pastore e adunata nello Spirito Santo, per mezzo del Vangelo e dell’Eucaristia, costituisca una Chiesa particolare, nella quale è veramente presente e agisce la Chiesa di Cristo, una santa, cattolica e apostolica» (CD 11).

 

Il cammino sinodale ha senso se noi facciamo esperienza di Chiesa comunione, ovvero relazioni tra noi vissute nella concordia, in Cristo, capo e fondamento della Chiesa; e poi Chiesa partecipazione, ovvero esperienze ecclesiali dove nessuno si deve sentire escluso ma tutti devono sentirsi protagonisti; e infine Chiesa missione, ovvero annunciare la gioia del Vangelo nei vari ambienti di vita.

Questo significa “camminare insieme sotto la guida dello Spirito Santo”: lo abbiamo sperimentato anche stasera con i gruppi di ascolto rispondendo alle domande dei quattro Cantieri di Betania.

 

Qualcuno mi ha chiesto quale sarà il programma pastorale per l’anno 2022-2023: d’accordo con l’Ufficio Pastorale Diocesano, senza moltiplicare le attività e le iniziative, e vivendo serenamente il cammino ordinario delle nostre comunità parrocchiali, Associazioni e Movimenti, possiamo programmare, a livello parrocchiale, cittadino e diocesano, gruppi di ascolto per riflettere sulle tematiche proposte dai cantieri, pensando anche attività che si ispirino alle varie tematiche:

 

1) il cantiere della strada e del villaggio, per scommettere sulla scelta pastorale proposta da Papa Francesco: essere “Chiesa in uscita” (cfr. Gesù in cammino verso Betania);

 

2) il cantiere dell’ospitalità e della casa, per verificare lo stato di salute delle nostri gruppi e comunità e credere che, o si cammina insieme in concordia, o  non si è Chiesa (cfr. l’ospitalità di Marta);

 

3) il cantiere delle diaconie e della formazione spirituale, per programmare il nostro servizio sempre partendo dall’ascolto della Parola e dalla partecipazione all’Eucaristia (cfr. l’ascolto di Maria).

 

4) Una parola particolare la voglio spendere sul quarto cantiere: quello dei giovani (cfr. l’amicizia di Gesù con Lazzaro).

La scelta dell’attenzione a questa fascia d’età, indicata e condivisa nell’ultimo consiglio pastorale diocesano, è motivata da ciò che ho avuto modo di scrivere nella Lettera pastorale per l’anno 2017-2018, “Annunciare la gioia del Vangelo ai giovani”, e che vi invito a riprendere in mano perché può essere un valido vademecum per i gruppi di ascolto di questo cantiere: «C’è anche un rischio: quello che nelle nostre comunità parrocchiali, nelle associazioni, nei movimenti, in tutti coloro che hanno a che fare con i giovani, si consideri questa età della vita solo destinataria dell’evangelizzazione. È una tentazione che bisogna allontanare dalle nostre progettazioni pastorali per evitare che i giovani si sentano ai margini della società e della esperienza ecclesiale» (n. 2).

 

Anche Papa Francesco, nell’Evangelii Gaudium, afferma: «anche se non sempre è facile accostare i giovani, si sono fatti progressi in due ambiti: la consapevolezza che tutta la comunità li evangelizza e li educa, e l’urgenza che essi abbiano un maggiore protagonismo» (EG 106).

 

Coraggio allora! Desideriamo tutti una Chiesa giovane dove si cammina insieme, adulti, giovani, ragazzi, famiglie, sacerdoti, consacrati e consacrate, insieme al Vescovo sotto la guida dello Spirito Santo. Questo è lo spirito autentico del cammino sinodale!

 

Ci faremo aiutare dai documenti conciliari, a 60 anni dell’inaugurazione del Concilio Vaticano II (11 ottobre 1962).

 

Ci faremo ispirare dalle intuizioni profetiche del Venerabile Vescovo don Tonino Bello, di cui ricordiamo quest’anno il 40° anniversario di ordinazione episcopale (30 ottobre 1982) e l’anno prossimo il 30° anniversario della sua morte.

 

 

Per questo motivo, nel solco del cammino sinodale, vi annuncio che martedì 25 ottobre, la sera, qui nell’Auditorium Regina Pacis, Sua Ecc.za Mons. Giancarlo Bregantini, Arcivescovo di Campobasso-Boiano, verrà a Molfetta a parlarci di “La Chiesa del Concilio Vaticano II incarnata nelle scelte pastorali del Vescovo don Tonino Bello”.

 

E poi saranno programmate altre iniziative per ricordare il nostro santo Pastore.

 

 

Continuiamo allora il nostro cammino, sostenuti dalla protezione di san Matteo, apostolo ed evangelista, di cui celebriamo oggi la festa liturgica.

 

+   Domenico Cornacchia, Vescovo