UN TEMPO PER IL CORPO E LO SPIRITO

Messaggio per le vacanze estive, luglio 2016
11-07-2016

Carissimi,
la “domenica del mare”, chiamata così dal 1975 la seconda domenica di luglio, è occasione propizia per rivolgere il mio saluto accogliente a quanti in queste setti- mane trascorrono nei territori di Molfetta, Ruvo di Puglia, Giovinazzo e Terlizzi, un periodo di distensione e di vacanza.
Benvenuti a tutti e a ciascuno nella nostra terra accogliente, ricca di arte, cultura, tradizioni e laboriosità!
Tanto il mare delle nostre città costiere quanto i percorsi naturalistici della Murgia, i quattro centri storici con i Musei e le Cattedrali (e in esse la Porta Santa della Misericordia), le sagre e le feste di quartiere… siano per ciascuno spazi in cui riscoprire quel senso del bello, capace di ristorare il corpo e lo spirito, e della festa, autentica espressione di relazioni vere. Paolo VI affermava che “il turismo non arricchisce in un senso unico, ma in senso reciproco: giova agli ospiti e agli ospitanti”.
Lungi dall’essere un tempo di fatua distrazione o di frenesia altrettanto affannosa e stancante come il tempo ordinario, quello delle vacanze sia realmente occasione di riposo e – perché no? – anche di crescita spirituale, condividendo l’Eucaristia nelle comunità ecclesiali dei territori in cui ci si trova.
Saluto con affetto tutti gli emigranti che in queste settimane tornano nei rispettivi paesi, soprattutto in occasione delle feste patronali, per rinsaldare quei legami affettivi che non conoscono lontananza di tempo e di spazio. Sentitevi sempre a “casa vostra”!
Proprio perché «giornata del mare» non posso non rivolgere il mio pensiero alle migliaia di persone che vivono per buona parte dell’anno sulle navi, ai concittadini che lavorano sui nostri pescherecci facendo fronte ad una preoccupante crisi del settore, a quanti godono della bellezza del mare nei luoghi di vacanza, sui lidi balneari, e a coloro che vigilano sulla loro sicurezza.

Il mare, purtroppo, è anche scenario di tristezza e di morte per le migliaia di profughi e migranti che fuggono dalla povertà, dalle ingiustizie e dalle guerre dei loro Paesi, affidando ad esso il loro destino, la vita come la morte. Il nostro pensiero e il nostro impegno verso di loro non possono “andare in ferie”!
Non possiamo ignorare quanti non conoscono ferie perché infermi o anziani; chi è impegnato nel lavoro, soprattutto in questo periodo, e chi non ha lavoro e non può permettersi spese ulteriori rispetto alle necessità quotidiane e quindi restano in città. Coloro che hanno la fortuna di godere un meritato benessere sentano l’esigenza di condividere come e quanto possono con chi fa più fatica; non si può essere felici da soli!
Il mio pensiero grato va ai volontari, della Caritas come di altre organizzazioni, che anche in questo periodo estivo assicurano accoglienza e assistenza a chi ne ha bisogno, e alle Autorità civili e militari chiamate a offrire opportunità di sana aggregazione e di sicurezza per tutti. Per ogni cosa rendiamo lode al Signore!
A tutti e a ciascuno il mio affettuoso e fraterno augurio!

+ don Mimmo Cornacchia, Vescovo