Luce e Vita - Chiesa locale

60 anni di sacerdozio di don Peppino Barile

2 luglio 1961-2021

Barile

Barile

Come un pellicano…sarà la colonna sonora dell’evento che il 2 luglio celebrerà i sessant’anni  di servizio sacerdotale di don Peppino Barile. Il pellicano è l’immagine che l’anziano sacerdote ha scelto a ricordo della celebrazione ma è anche sintesi della sua esistenza di uomo e di sacerdote. 

Una vita da mediano, nella parrocchia di Santa Maria della Stella come fondatore e parroco, nella Chiesa locale come canonico penitenziere, nella FUCI, nell’Opera di Maria, nella Fraternità Francescana di Betania: come un pellicano pronto a nutrire i suoi fedeli anche a costo della propria vita. 

Schivo, non amante delle promozioni e degli onori, umile, sempre obbediente, prete di strada pronto ad amare tutti, ma soprattutto i poveri, pronto a tuonare contro le ingiustizie pur correndo il rischio di essere chiamato “il rosso” non solo a motivo della sua carnagione. 

Sempre ugualmente felice ovunque il Signore lo ha collocato, convinto che in ogni luogo – sia una chiesa brulicante, giovane e in fermento, sia nel silenzio e nella solitudine di una cappella eucaristica –  si possa incontrare Dio facendo la sua volontà. 

Non ha mai sognato per sé grandi cose, ma piuttosto si è preso cura delle piccole cose, come testimoniano gli innumerevoli messaggi lasciati sui social da parte di chi lo ha conosciuto. 

Venerdi 2 luglio, nella Concattedrale di Terlizzi alle 9.30, la concelebrazione eucaristica presieduta da S. Ecc. Mons. Domenico Cornacchia e impreziosita dalla presenza del Coro Jubilaeum, del soprano Carola Ricciotti e del violinista Stefano Coccia diretti dal M° Fabio D’Amato. 

Attorno a don Peppino si stringeranno amici, parenti, confratelli, tutta la comunità diocesana insieme ai tanti volti, alle tante storie, alle tante vite che ha incrociato nella sua lunga missione sacerdotale. 

Siamo certi che, seppure nella fragilità degli anni, don Peppino non rinuncerà mai a volare alto e a vivere…come un pellicano. 

A lui l’affetto e il grazie da parte di tutta la comunità terlizzese e diocesana.

Redazione Luce e Vita