Luce e Vita - Attualità

Grazie Presidente!

da Luce e Vita del 9 gennaio 2022

mattarella

mattarellaGrazie, Presidente Sergio Mattarella, per il servizio istituzionale offerto in questi anni, duri e coinvolgenti, felici e drammatici, nei quali anche per suo merito siamo riusciti a mostrare “il volto autentico dell’Italia: quello laborioso,
creativo, solidale.”
Grazie Presidente, per averci ricordato a più riprese e in più circostanze di essere “una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi”. Quanto vorremmo fosse
più marcata questa convinzione tanto a livello nazionale, e mondiale, quanto a livello locale, dove tante volte ci si vuole distinguere solo per differenze quasi impercettibili pur di affermare la propria individualità.
Grazie Presidente, per aver dato voce, in questi ultimi tempi, alle fasce della popolazione più provate, “alle famiglie delle tante vittime: il loro lutto è stato, ed è, il lutto di tutta Italia”. Per aver dato risalto al “patrimonio inestimabile di umanità, abnegazione dei medici, dei sanitari, dei volontari. Di chi si è impegnato per contrastare il virus. Di chi ha continuato a svolgere i suoi compiti nonostante il pericolo”. Ma anche per aver detto con chiarezza di fidarsi “della scienza e delle istituzioni”, adottando le precauzioni raccomandate e la scelta di vaccinarsi.
Grazie Presidente, per il ruolo ricoperto a livello europeo, quando si è trattato di rivendicare attenzione e concreto sostegno ad una popolazione provata, ma desiderosa di rialzarsi. Per aver lanciato appelli per le “ferite
profonde: sociali, economiche, morali”. Per i “disagi per i giovani, solitudine per gli anziani, sofferenze per le persone con disabilità. La crisi su scala globale ha causato povertà, esclusioni e perdite di lavoro. Sovente chi già era svantaggiato è stato costretto a patire ulteriori duri contraccolpi”.
Grazie Presidente, per aver esercitato nobilmente il ruolo di garante della Costituzione e dei diritti e doveri di ogni cittadino, soprattutto per aver ricordato costantemente il disagio di quanti sono stati colpiti da calamità naturali o disastri per irresponsabilità, e non vedono ancora significative scelte politiche di ricostruzione e restituzione di vita dignitosa.
Grazie Presidente, per la sollecitudine sul tema del lavoro e sulla dignità che ancora manca in molti ambiti lavorativi; per l’allarme sicurezza e per la devastante piaga della violenza sulle donne che tinge di rosso ogni giorno del nostro calendario”.
Grazie Presidente, per la gratitudine che ha espresso “ai sindaci e alle loro comunità, ai presidenti di Regione, a quanti hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone”. Autorità che sono investite di sproporzionate responsabilità per il bene comune e d’altra parte sottoposte alla gogna mediatica per scelte non sempre condivise. Serve che la massima istituzione italiana richiami ogni istituzione locale a far prevalere l’interesse comune più ampio, a restituire senso vero alla Politica, a non cedere, soprattutto nelle campagne elettorali, a linguaggi e strategie di infimo livello che trasformano avversari in nemici da distruggere.
Grazie Presidente, per avere messo al centro i “giovani che si impegnano nel volontariato, giovani che si distinguono negli studi, giovani che amano il proprio lavoro, giovani che – come è necessario – si impegnano nella vita delle istituzioni, giovani che vogliono apprendere e conoscere, giovani che emergono nello sport, giovani che hanno patito a causa di condizioni difficili e che risalgono la china imboccando una strada nuova”. Giovani chiamati ad essere protagonisti del presente prima che del futuro.
E grazie, infine, Presidente Mattarella, per la sua silenziosa testimonianza di fede.

Luigi Sparapano