Chiesa locale - Luce e Vita

I cinquant’anni della parrocchia S. Maria della Stella

La cronaca delle quattro serate

Nella sobrietà imposta dalla pandemia la comunità di Santa Maria della Stella in Terlizzi ha festeggiato i cinquant’anni della Parrocchia. Per quattro sere si sono avvicendati nella celebrazione della messa vespertina il Vescovo della Diocesi, due dei parroci precedenti e un Vescovo emerito. Il parroco attuale, don Nino Pastanella ha fatto gli onori di casa, insieme al vice don Nino Prisciandaro e al diacono don Mario D’Elia.

“Cinquant’anni per una comunità non sono tanti” ha detto don Franco Vitagliano. Ma non sono neanche pochi, e, in questo spazio di tempo, tante cose sono accadute. La Parrocchia ha visto alternarsi alla sua guida cinque sacerdoti (don Giuseppe Barile, don Franco Vitagliano, don Francesco De Lucia, don Michele Del Vecchio e don Nino Pastanella) sotto altrettanti vescovi (Aldo Garzia, Antonio Bello, Donato Negro, Luigi Martella e Domenico Cornacchia).

“Mi rendevo conto delle difficoltà e della situazione precaria, ma quella era la volontà di Dio su di me, espressa da chi lo rappresentava, e dissi con gioia e serenità di sì, fidando nell’aiuto di Dio e nella protezione della Madonna della Stella, nostra guida e protettrice”. Così ricordava, in occasione dei venti anni, don Giuseppe Barile, primo parroco, insediato da mons. Settimio Todisco. Secondo don Franco Vitagliano, parroco negli anni di maggior espansione del quartiere, la Parrocchia della Stella “ha una storia particolare, perché si è costituita con le case: passo passo si costruivano le abitazioni, passo passo si è costruita la chiesa”. La tanto attesa chiesa nuova, dedicata nel periodo in cui è stato parroco don Francesco De Lucia, che giustamente la ritiene più che necessaria, perché “il quartiere della Stella è un quartiere giovane, ove si continua ancora a costruire, quindi è ancora un territorio, uno spazio giovane, anche anagraficamente”.

Mons. Felice di Molfetta, già Vescovo di Cerignola, dopo aver ricordato di essere stato, quand’era ancora nella nostra Diocesi, tra i protagonisti della fabbrica della nuova chiesa, dal progetto alla posa della prima pietra, e fino alla consacrazione del fonte battesimale, ha tenuto a sottolineare che la parrocchia oggi sembra davvero cogliere la mappa orientativa di quello che deve continuare a svolgere, per ancora tanti anni, attraverso la disponibilità dei fedeli a collaborare, “perché la fede ha bisogno di essere condivisa e trasmessa attraverso la guida dei Pastori che il Signore non fa mai mancare in ogni tempo, per essere guide sagge e prudenti della comunità credente”.

Il nostro Vescovo, mons. Domenico Cornacchia, ha esortato i fedeli all’impegno in nome del Vangelo: “Le parole senza i fatti non servono. Tutti dobbiamo combinare insieme il parlare e l’agire bene. Noi per primi cerchiamo di sentire sempre più fame e sete di quella Parola, con la lettera grande, che sola può nutrire la nostra anima, il nostro cuore”. … “Dobbiamo fare in modo che la comunità parrocchiale si consolidi sempre più. Diventi una fucina, quasi un opificio il cui prodotto finito deve essere atteso, desiderato, ambito”. … “Questa parrocchia ha il bellissimo titolo della Stella. Siate voi dunque quel punto luminoso capace di attirare e di orientare nella direzione giusta coloro che ne hanno bisogno”.

 

 

Giuseppe Gragnaniello