Nel solco delle comunità vive

di Mons. Luigi Martella

Carissimi,

domenica 20 gennaio celebriamo in diocesi la Giornata del seminario. È un’occasione importante per rinnovare l’attenzione verso questa antica e benemerita istituzione che da secoli assicura alla nostra Chiesa locale sacerdoti, veri “operai del Vangelo” e testimoni del Regno di Dio. Invito, pertanto, tutte le comunità parrocchiali a voler favorire momenti di preghiera per sostenere il cammino formativo dei giovani presenti sia nel seminario minore sia nel seminario regionale. Nello stesso tempo incoraggio ogni forma di iniziativa, nei gruppi e nelle associazioni, volta a promuovere il discernimento vocazionale.

Abbiamo tutti la lucida consapevolezza che i doni dello Spirito non sbocciano nei recinti dei discorsi astratti e teorici, bensì nei solchi arati delle comunità vive, all’ombra dei testimoni convinti e contagiosi, capaci di evocare nelle secche dell’indifferenza, la bellezza umanizzante di seguire il Signore. Il beato Giovanni Pao-lo II, in una lettera ai sacerdoti in occasione del giovedì santo (1990) scrisse: «Non mi stanco di affermare che la vitalità di una Chiesa locale si misura col metro delle vocazioni. È urgente, perciò, prospettare ai ragazzi e ai giovani, con l’esempio della vita e con ogni opportuno intervento, la grandezza, la bellezza, la ricchezza della chiamata del Signore al sacerdozio ministeriale e alla speciale consacrazione». Su questa stessa linea si muove Benedetto XVI, che dispiega un’attività incessante e instancabile, invitando continuamente quanti hanno responsabilità educative nel promuovere la fede e proporre itinerari vocazionali. Nella Lettera ai seminaristi, a conclusione dell’anno sacerdotale (ottobre 2010), Papa Ratzinger ribadisce la convinzione che il mondo di oggi, pur sotto il dominio della tecnica e l’influsso della globalizzazione, ha bisogno di Dio. Perciò egli afferma che «ha senso diventare sacerdote: il mondo ha bisogno di sacerdoti, di pastori, oggi, domani e sempre, fino a quando esisterà». Sono certo, dunque, che non mancherà da parte di tutti i fedeli una maggiore presa di coscienza circa l’importanza del seminario e della necessità di sostenerne la crescita mediante un continuo incremento di vocazioni. Chiedo, inoltre, un’attenzione anche all’aspetto economico: il seminario diocesano ha delle spese non indifferenti per cui è necessaria la generosa collaborazione di tutti per farvi fronte.

Colgo, infine, l’occasione per esprimere viva riconoscenza, a nome di tutta la diocesi, ai superiori e a tutte le persone che, a vario titolo, offrono il loro prezioso servizio per accompagnare i nostri seminaristi verso il traguardo atteso della loro completa donazione al Signore e alla Chiesa.

+ don Gino – Vescovo