Ancora un felice e non casuale accostamento di concetti tra la catechesi di Papa Francesco all’Angelus di domenica 25 luglio 2021 e le parole di don Tonino Bello, più volte dette in riferimento al miracolo della moltiplicazione-divisione dei pani e dei pesci.
Il Papa ha richiamato la logica di Dio, quella della piccolezza e del dono che è opposta alla logica umana che tanto ama moltiplicare e preferisce le addizioni alle divisioni. Anzi, alle con-divisioni. “È curioso – dice il Pontefice – che nei racconti della moltiplicazione dei pani presenti nei Vangeli non compare mai il verbo moltiplicare” ma che, sottolinea, “i verbi utilizzati sono di segno opposto: spezzare, dare, distribuire”. Potrebbe sembrarci un ulteriore paradosso ma, prosegue il Pontefice, mentre noi desideriamo moltiplicare per il nostro bene, è “la divisione, la condivisione, che accresce l’amore e permette a Dio di compiere prodigi”.
Don Tonino Bello in più circostanze ha detto le stesse cose: “Quella fu una divisione, non fu una moltiplicazione. Prese cinque pani e li divise. Significa che il pane va diviso, non moltiplicato. Il problema grosso, oggi, dell’umanità è la divisione, non la moltiplicazione. Dividere le ricchezze in modo che ci siano per tutti i coperti sulla tavola (Cf A.Bello, Scritti 6, p. 306).
Prosegue il Papa: “Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione. Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli.
Davanti a questo scandalo, l’incoraggiamento è quello di non aver paura di mettere a disposizione di Cristo e dei fratelli anche il poco che si possiede.
Una consonanza di prospettive che ci spinge sempre più tradurre in prassi la logica del Vangelo.
A cura di Luigi Sparapano