Il post è lungo. Ma di servizio. Anche perché questa notizia sui giornali di oggi e nei notiziari viene dopo, ma molto dopo.
Eppure i protagonisti della foto hanno fatto qualcosa di straordinario.
Hanno occupato per 4 giorni la sede della Regione Puglia.
Si sono piazzati lì con le loro carrozzine e le loro disabilità, in una struttura non adeguata all’igiene intima, ad esempio, di chi vive su una sedia a rotelle.
Tra le loro richieste quella di poter continuare a ricevere il contributo Covid e l’assegno di cura, oltre che poter scegliere e ricevere rapidamente gli ausili di cui necessitano.
… Ricevere rapidamente gli ausili…
Un letto antidecubito ad esempio è un ausilio indispensabile per gli allettati. Evita piaghe e ricorsi a creme e medicazioni non sempre coperte integralmente dal SSN o Regionale. Una carrozzina elettrica ti cambia la vita.
Normalmente passano mesi e mesi dalla domanda. E un mare di scartoffie.
Hanno chiesto che la presenza di un caregevir, di solito il familiare più prossimo, non sia obbligatoria durante le prestazioni infermieristiche e sanitarie effettuate a casa. Che significa che chi ha il servizio di assistenza domiciliare di qualche ora a settimana coperto dalle ASL, potrà alleggerire durante queste prestazioni la persona che normalmente si prende cura di lei/lui h24.
… Un diritto del cargiver. Non del disabile…
I disabili dentro a manifestare. Fuori i loro familiari e le 22 associazioni che li tengono insieme.
Gli inviti in questi giorni a soprassedere dall’occupazione venivano dalle istituzioni con questi appelli: ‘Chiediamo ai manifestanti di tornare a casa, perché non è possibile fare una variazione di bilancio in poche ore. Serve anche rispetto delle sedi istituzionali».
4 giorni e 3 notti sono rimasti nel Palazzo dove i diritti di tutti devono essere previsti quando si stende un bilancio per non ricorrere poi alle variazioni di bilancio.
4 giorni e 3 notti nel Palazzo dove il rispetto delle sedi passa dal rispetto delle persone per le quali quelle sedi ci sono.
Alla fine l’intesa con la Regione.
È previsto il potenziamento dell’assistenza infermieristica con 210 unità in mobilità interna per far fronte alle necessità di assistenza domiciliare per la popolazione con disabilità. E per il caregiver non sarà più obbligatorio presenziare nel domicilio dell’assistito durante le ore di assistenza domiciliare. Confermato anche il contributo Covid, con impegno della Regione a finanziarlo fino al 31 dicembre prossimo. I beneficiari già valutati non saranno più sottoposti ad ulteriore valutazione sanitaria.
… Anche perché a meno di un miracolo le invalidità permanenti e le malattie neurodegenerative non ti fanno guarire…
Il prossimo bando per assegno di cura sarà pronto entro fine ottobre, con pagamento a decorrere da gennaio 2022, e sarà un bando aperto per la promozione triennale con semplificazione della domanda.
Anche la semplificazione delle domande è una questione di diritto all’accessibilità dei diritti.
Per quanto riguarda i progetti “Dopo di noi” e “Pro. Vi ( progetti di vita indipendente)”, ci sarà una semplificazione della procedura con tutorial sia informatico sia cartaceo per la presentazione del progetto e non saranno più applicati in nessun caso la fidejussione o il fondo di garanzia, con applicazione retroattiva.
Nella foto ci sono gli occupanti. Una foto di quelle storiche. Da far girare accompagnata da un ‘Grazie’ e un ❤️
Elvira Zaccagnino
Ricevute in diretta, in redazione, le disposizioni emanate dalla Regione, bagnate dalla pioggia… Grazie a Lalla Desiderato.