Una sola famiglia, cibo per tutti

di Mons. Luigi Martella

Le cifre fornite dal rapporto Istat dello scorso mese di luglio non lasciano spazio a pensieri rassicuranti: 9 milioni 563 mila le persone in povertà relativa in Italia, pari al 15,8% della popolazione. Di questi, 4 milioni 814 mila (8% degli italiani) sono i poveri in assoluto, che non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. Un aumento sensibile rispetto all’anno precedente (circa il 15%).

Anche i dati dei Centri di Ascolto nella nostra diocesi confermano una situazione allarmante. Sono circa 7.000 le persone che vivono situazioni di disagio, a causa della mancanza di beni essenziali.

Ora, in particolare, condividiamo con Caritas Italiana la preoccupazione per le persone che anche in Italia sono escluse dal sacrosanto diritto al cibo, al nutrimento sufficiente. Pensiamo di dover iniziare a soccorrere i bisognosi del nostro territorio, ma anche di pensare e condividere progetti che contribuiscano a eliminare la fame nel mondo.

La base per qualsiasi cambio reale viene da dentro di noi prima di tutto e dalla nostra capacità di lavorare come una sola famiglia umana, con spirito di compassione e unità per poter mettere fine ad una grave ingiustizia: c’è abbastanza cibo nel mondo, eppure ci sono persone che ancora soffrono la fame. Il cibo è essenziale per una vita dignitosa, ed è anche centrale per la fede cristiana nella forma dello spezzare e condividere il pane. Pertanto, esortiamo tutti, singoli credenti, comunità cristiane, parrocchie, associazioni e movimenti, ma anche Enti e Aziende, specie del settore alimentare, a offrire adeguate risorse alimentari in maniera continuativa e non solo in alcune circostanze eccezionali. L’urgenza della richiesta è data sia dal fatto che l’Unione Europea porrà termine, dal 2014, ai programmi di sostegno alimentare, sia dalla mancanza di prospettive immediate di miglioramento della situazione socio-economica che, anzi, sta producendo preoccupanti segnali di tensione. Non mancheranno opportuni appelli alle Istituzioni civili nazionali e locali perché s’ impegnino concretamente e presto in tal senso. Tuttavia, ora è il tempo di fare appello alla sensibilità umana e cristiana di quanti possono e vorranno fare tutto ciò che è in loro potere per soccorrere le persone in difficoltà.

Dal punto di vista operativo la Caritas Diocesana è a disposizione per eventuali segnalazioni di iniziative, per collaborare nell’individuazione dei bisogni e nella distribuzione dei beni (contattare unicamente il seguente indirizzo: caritas@diocesimolfetta.it, l’Ufficio Caritas diocesana risponderà).

Incoraggiati dal recente magistero di Papa Francesco che ci invita a ‘dire no a un’economia dell’esclusione e della iniquità’ (Evangelii Gaudium, 53), affido il presente appello a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che vivono e operano nelle nostre amate città.

La benevolenza del Signore vi accompagni.

Molfetta 18 dicembre 2013

+ don Gino, vescovo

 

Nota della caritas diocesana

L’appello del Vescovo intende esortare tutti a intraprendere con coraggio un nuovo stile di vita solidale, a partire dalla condivisione dei beni primari. Dal punto di vista operativo, sarebbe bello che le famiglie e le comunità ricercassero insieme i modo possibili per offrire costantemente risorse alimentari a chi più ne ha bisogno, magari gestendo in proprio questa attività, con l’aiuto e il coordinamento delle Caritas parrocchiali. Soltanto, si prega di darne notizia all’Ufficio Caritas diocesana. Lo stesso Ufficio resta a disposizione per ricevere anche richieste di collaborazione. Tempestivamente, l’Arciconfraternita di Santo Stefano in Molfetta ha fatto pervenire la propria adesione a questa iniziativa, stabilendo una generosa somma in buoni spesa per famiglie in difficoltà. Ringraziamo questa comunità per la sua generosità e incoraggiamo tutti a darci reciprocamente segni di speranza.