Cammino di Santiago, Via Francigena, Cammino di San Benedetto, Via di Francesco, Sentiero dello Spirito… e adesso Il Cammino di don Tonino.
Con delibera n. 404 del 7 marzo 2019, la Giunta Regionale ha approvato e inserito il progetto diocesano Il Cammino di don Tonino, fra le iniziative finanziate dal Fondo speciale cultura e patrimonio culturale per il 2019. Il predetto fondo è finalizzato ad una pluralità di iniziative quali il sostegno alla domanda culturale, la valorizzazione del patrimonio culturale, la memoria e conservazione di pratiche e saperi, il funzionamento di librerie digitali, la promozione di contenitori culturali di interesse regionale, il finanziamento di leggi vigenti in materia di minoranza linguistiche, tradizioni orali e promozione della lettura nonché interventi diretti ad assicurare la fruizione pubblica di beni culturali di proprietà degli enti ecclesiastici.
L’iniziativa diocesana, nata dall’impegno della costituenda associazione “Cammino di don Tonino”, sarà illustrata nei dettagli, alla presenza del Vescovo Domenico, nella conferenza stampa programmata per martedì 2 luglio alle ore 11.00 presso il Museo diocesano di Molfetta. Essa ha l’obiettivo di promuovere ulteriormente la conoscenza e la valorizzazione della figura del Servo di Dio, ideata in occasione delle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della morte.
Nel progetto che abbiamo presentato alla Regione, si legge che il Cammino «nasce dalla volontà di voler promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello al di là dei confini regionali, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua storia in tutta la Puglia. Un’iniziativa che, ripercorrendo la vita di don Tonino Bello attraverso il cammino e la narrazione di questo sacerdote, vescovo e, prima ancora uomo, contribuisca a promuovere il territorio pugliese, valorizzandone persone, patrimonio, tradizioni e prodotti». L’obiettivo preliminare è certamente contribuire a guardare a don Tonino, Vescovo e uomo della strada, narrando la sua vita lungo un cammino da Molfetta – sede della Diocesi di cui è stato Vescovo – ad Alessano, città che gli ha dato i natali e nella quale si trova la sua tomba.
Sulla scorta dei grandi cammini nazionali e internazionali, mete di un turismo lento e sostenibile che valorizza ogni territorio attraversato, anche Il Cammino di don Tonino avrà un itinerario mappato che, ponendo al centro la sua vita, vissuta molto sulla strada, racconti anche le bellezze della Puglia, quelle più nascoste e meno conosciute, legate a tradizioni e culture ormai lontane, fatte di persone e storie.
Il progetto, la cui realizzazione sarà affidata all’associazione che lo ha promosso, è articolato in più fasi e prevede allestimenti multimediali e materiali illustrativi, nonché kit per i pellegrini. Quanto già da diversi anni la Diocesi fa per accogliere e accompagnare i pellegrini “sui passi di don Tonino” si arricchisce ora di una proposta più esigente che, portando i camminatori lungo i circa 300 km di strada, li provochi a compiere il tratto che don Tonino stesso riteneva più lungo e decisivo: quello dalla testa al cuore di se stessi: «Il pellegrinaggio più faticoso è quello che porta l’uomo dalla periferia al centro del proprio cuore. Il più lungo è quello che conduce alla casa di fronte. Il più serio è quello che porta all’incontro con Dio».
Luigi Amendolagine
Associazione “Cammino di don Tonino”