Donne dei nostri giorni

di Roberta Carlucci

Chiudiamo la Giornata della Donna (tornando nell’ordinarietà delle giornate delle donne) offrendo a tutti, donne e uomini, i versi di Roberta Carlucci, composti in questo stesso giorno.

Donne dei nostri giorni
È di noi donne
mai dichiarare la resa
ai giorni senza parole,
alle poesie lasciate per strada,
al fiato perso nel vento,
alle curve spezzate
e a quelle aumentate,
ai muri alzati
e ai ponti levati,
alle battaglie perse
e a quelle sempre in corso,
alle guerre senza nemici
e alla pace dimenticata,
alle spade del dolore
e alle gioie svanite,
alla corsa del mondo
e alla lentezza inafferrabile,
alle campane suonate a morto
e al sangue delle persecuzioni,
al mare soffocato dal silenzio
e a tutti i figli dispersi,
allo scempio combattuto sulle nostre vite
e alle mani avide sui nostri diritti,
perché, più di noi, chi c’è capace d’amore e di vita?
Certo, però,
che anche sotto il buio
di lune nuove e pure vecchie
ne abbiamo sentite di campane
suonare a festa, a tutte le ore,
quando la gioia toglie il sonno
e il canto di lode guida
a una nuova alba,
colorata di tanti pastelli.
Sulla riva di tali bellezze,
è di noi donne portare in grembo
la speranza materna
di nutrire il tempo che viene
con sorrisi inarrestabili
anche di fronte alla tempesta
che cancella le promesse
del sole a levante.
Comunque andrà,
ci sostiene la certezza
che, nelle trincee del quotidiano,
resteremo noi
ad annunciare la salvezza sempre attesa,
ci saremo noi
a raccontare di tutte quelle volte
che un triste sepolcro
si aprì al Cielo.
E divenne
Risurrezione.