Luce e Vita - Chiesa locale

Nuovo amministratore parrocchiale a S. Maria della Stella: il saluto dei laici

Terlizzi 19 settembre 2021

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sm stellaDa tempo ormai il mese di settembre per le nostre comunità parrocchiali è foriero di cambiamenti. Si rinnovano infatti, a cadenza regolare, le guide pastorali che ci accompagnano lungo il cammino della fede, secondo quella “mobilità delle tende”, come la definì don Tonino Bello, che iniziò trent’anni fa proprio dalla nostra chiesa, S. Maria della Stella. E questa sera è l’occasione giusta per salutare chi ci lascia e chi invece arriva, secondo le decisioni di sua Ecc.za il Vescovo, il nostro amato don Domenico, che associamo nell’omaggio di riconoscenza.

Oggi tocca a don Damiano (Nino) Pastanella passare il testimone a don Gioacchino (Nino) Prisciandaro. Entrambi terlizzesi, rappresentano due generazioni del clero diocesano, di cui è parte importante anche il nuovo vicario testé nominato, don Lello Cagnetta, pure lui terlizzese.

Siamo sentitamente e affettuosamente grati a don Nino “senior” per quel che ha fatto in questi nove anni vissuti insieme, per il suo impegno tra “fatiche, difficoltà ed incomprensioni”, anche a causa di tutti i limiti dei nostri “passi lenti”, e, malgrado ciò, averci sempre incitato alla partecipazione, assidua e costante, in nome di quella comunione di cui avvertiva un gran bisogno e auspicava ancor più accresciuta, ”tale da estendersi all’intero territorio parrocchiale” (Saluto per il 50° della parrocchia, 22 aprile 2021).

Nella nostra realtà gli operatori della pastorale (Azione Cattolica, Catechisti, Gruppo Caritas, Gruppo Famiglia, Addetti all’Oratorio, Confraternita) da sempre mettono in campo, con spirito di abnegazione, tantissime energie i cui risultati spesso non paiono ad esse commisurate. La comunità non riesce ancora a maturare che la Parola va annunciata, celebrata e testimoniata non solo attraverso quel che si dice ma soprattutto con quel che si fa nei gesti del quotidiano.

Desideriamo anche esprimergli il nostro grazie per averci fatto uscire dall’incubo frenante del mutuo, a suo tempo contratto per porre rimedio a spese, impreviste ma indispensabili, di riparazione della chiesa nuova, e, comunque, aver lasciato qualche soldo in cassa a chi gli subentra, utile per le esigenze immediate. La nostra infatti è una parrocchia “povera”, in quanto non ha cespiti particolari e può fare affidamento solo sulle offerte dei fedeli.

Punto di riferimento, specie nei primi non facili momenti, di un quartiere venuto su a partire dagli anni Ottanta e tuttora in espansione, abitato prevalentemente da una popolazione giovane e numerosa, essa poteva costituire il centro di aggregazione di una comunità che invece pare aver smarrito il senso rigenerante della vita cristiana, che si esplica fondamentalmente nella partecipazione collettiva alle iniziative parrocchiali, in primis la catechesi, rivolta sia ai bambini che agli adulti, e quindi non solo confinata alla celebrazione dei Sacramenti.

Indubbiamente anche la Chiesa locale soffre i problemi della Chiesa universale che da tempo si dibatte tra relativismo e secolarizzazione, per dirla come Papa Benedetto (Udienza generale del 30 settembre 2009, al ritorno dal viaggio a Praga). Scarsa partecipazione alle funzioni, crisi delle confessioni, abbandono dei giovani dopo la cresima, per parlare delle evidenze maggiori. Senz’altro quel che più colpisce sono le chiese sempre più vuote. Ci mancava solo la pandemia, come abbiamo sentito da un parroco di Nizza, in Francia. A quanto pare tutto il mondo è paese!

Queste le urgenze maggiori che si troverà ad affrontare don Nino “junior”, cui diamo un caloroso e affettuoso benvenuto, anche se già lo conosciamo e con lui abbiamo familiarizzato e avuto modo di apprezzarlo in quest’ultimo anno di presenza in parrocchia come vicario. Certamente sarà all’altezza del compito particolarmente arduo che lo attende e in grado di escogitare le opportune soluzioni, financo coraggiose se doverosamente efficaci.

Alla sua insostituibile opera non mancheranno di dar manforte, con la consueta disponibilità, i laici impegnati, purtroppo quelli di sempre, meritevoli di un naturale ricambio, che potrà venire se vi sarà l’auspicabile risposta, adeguata ai perseveranti sforzi di evangelizzazione. Così da far fronte, com’è nella generosità che ci caratterizza, alle fragilità vecchie e nuove come alle impegnative sfide dell’accoglienza verso una richiesta sempre più incalzante. In tal modo avremo messo in atto i tre passaggi fondamentali indicati da Papa Francesco per camminare nella fede: ascoltare, farsi prossimi e testimoniare il nome di Gesù (Omelia a conclusione della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, 29 ottobre 2018).

Confidando nella protezione e nell’aiuto della Madonna della Stella, rendiamo per davvero concreta l’esortazione con cui il nostro Vescovo ebbe a concludere l’omelia per i cinquant’anni (21 aprile 2021): “Questa parrocchia ha il bellissimo titolo della Stella. Siate voi dunque quel punto luminoso capace di attirare e di orientare nella direzione giusta coloro che ne hanno bisogno”.

Terlizzi, 19 settembre 2021

Giuseppe Gragnaniello (a nome del laici del Consiglio Pastorale)