Luce e Vita - Attualità

Se così vivono uomini… Lavoratori stranieri sgomberati a Terlizzi. Serve accoglienza

Editoriale di Luce e Vita n.42 del 19 dicembre

“Siamo pochi e stanchi”. Il laconico appello di Edgardo Bisceglia, vicedirettore Caritas diocesana, mentre si sta gestendo un’accoglienza di 10 lavoratori nella canonica della parrocchia Santa Maria di Sovereto di Terlizzi. Ma andiamo per ordine.
Il reportage fotografico in prima pagina racconta molto bene, senza parole, lo stato in cui vivono gli immigrati africani che stagionalmente, da moltissimi anni, approdano nelle nostre campagne per la raccolta delle olive. “Parliamo di circa duecento persone – dice Edgardo – per cui abbiamo chiesto sin da settembre alla Regione e ai comuni della diocesi, oltre che al comune di Corato quale capofila d’ambito, un tavolo di concertazione”. Ma non c’è stata risposta alcuna; solo da Ruvo hanno risposto di essere impossibilitati per via delle elezioni amministrative in corso. Si intuisce che alcuni degli spazi sono occupati abusivamente o forse dietro pagamento ai proprietari dei terreni. Certo è che la nostra bella coscienza non può sopportare che nelle periferie delle nostre “belle” città, si perpetui questo scenario desolante. Meno male che almeno i pasti sono garantiti da Casa Betania e che la Caritas aveva fornito coperte e sacchi a pelo. Gli stessi che però sono stati abbandonati nella recente retata che ha portato allo sgombero immediato degli spazi occupati da circa 50 lavoratori senza nemmeno poterli prendere con sè. “Oltre al problema abitativo – prosegue Edgardo – stiamo rilevando ed affrontando il problema della irregolarità del lavoro nei campi che riguarda lavoratori del comparto agricolo anche nei paesi limitrofi”. La cronaca di questi giorni a Borgo Mezzanone la dice lunga su quanto il fenomeno sia diffuso e coinvolga anche i nostri territori.
La Carita diocesana ha avviato progetto Presidio 4.0 volto ad accogliere e tutelare giovani migranti a rischio sfruttamento lavorativo. L’accoglienza ha l’intento di restituire dignità a coloro i quali non dispongono di sufficienti risorse per affermare i propri diritti. E questa situazione ne è l’evidenza.
In seguito alle sollecitazioni di don Cesare Pisani, direttore Caritas, e di Edgardo, nonchè di altre organizzazioni territoriali, la Regione ha finalmente risposto. In un comunicato del 7 dicembre leggiamo: “La predisposizione di moduli abitativi mobili per una risposta nell’immediato e l’apertura di un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale per organizzare in maniera strutturata e costante l’accoglienza dei lavoratori stranieri impegnati nella campagna olivicola. È un primo risultato ottenuto dal confronto in Regione Puglia avuto dal Dipartimento Immigrazione Cgil Puglia, Camera del Lavoro di Bari, Caritas della Diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi con il Segretario generale alla Presidenza, Roberto Venneri, e il dirigente della sezione sicurezza cittadino, politiche per le migrazione e antimafia sociale, Antonio Tommasi. La vicenda riguarda gli oltre cinquanta stagionali sgomberati dai rifugi di fortuna nell’area di Terlizzi, solo a conclusione della campagna di raccolta, come denunciato da un cartello di sigle sindacali, associative e organizzazioni del terzo settore – Cgil Bari, Camera del Lavoro di Terlizzi, FLAI Cgil Bari, Comunità Oasi2, l’Anpi di Terlizzi, il Collettivo Zebù, l’Arci, e il Comitato “Io Accolgo” Puglia e Bari-, lasciati per strada da un giorno all’altro e senza poter recuperare gli effetti personali. E solo una parte ha trovato rifugio presso la Caritas cittadina impegnata nella tutela ed accoglienza di giovani migranti a rischio di sfruttamento lavorativo attraverso il progetto Presidio 4.0.
Da qui l’incontro in Regione per chiedere un intervento risolutore d’urgenza attraverso le unità abitative mobili, ma anche il richiamo all’Amministrazione comunale, che da tempo – ricordano le sigle associative e sindacali – è sollecitata a predisporre un piano di accoglienza per una migliore gestione dei flussi, ormai stabilizzati e ricorrenti durante la campagna di raccolta olivicola.
Per Cgil Puglia, Cgil Bari e Caritas Diocesana una programmazione necessaria per fornire degna ospitalità a questi lavoratori, ma anche per sottrarli al mercato illegale dell’intermediazione di manodopera e per un’adeguata tutela dal punto di vista contrattuale e della sicurezza.
Cgil Puglia, Cgil Bari e Caritas Diocesana, assieme alle sigle associative terlizzesi e alle organizzazioni del terzo settore, continueranno a monitorare l’emergenza fino alla sua risoluzione dal punto di vista della garanzia di ospitalità per tutti i lavoratori sgomberati, così come sarà sollecitato il tavolo di confronto con il Comune di Terlizzi per non farsi trovare impreparati per la prossima stagione olivicola”.
In attesa delle unità abitative la parrocchia S. Maria di Sovereto si è attivata e mostrata abbastanza sensibile nell’accogliere la richiesta della Caritas – riferisce don Michele Amorosini, parroco: “Il gruppo Caritas parrocchiale in collaborazione con il gruppo famiglia svolge ordinariamente servizio nel distribuire generi alimentari di prima necessità e indumenti sia per le famiglie indigenti della parrocchia che per i numerosi migranti presenti nel territorio”. Ma servono volontari, almeno fino a marzo e soprattutto nel periodo festivo e magari anche altre canoniche. Un appello forte alle nostre comunità e associazioni. Contattare presidiomolfetta@gmail.com. Perchè sia Natale!

Luigi Sparapano 
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