Pastorale scolastica
Graduatorie provvisorie docenti IRC a.s. 2021-2022
5 luglio 2021

Si rendono note le graduatorie provvisorie dei Docenti di Religione per a.s. 2021-2022 approntate dall’Ufficio Scolastico Diocesano.
Si rendono note le graduatorie provvisorie dei Docenti di Religione per a.s. 2021-2022 approntate dall’Ufficio Scolastico Diocesano.
Si conclude il “Corso di formazione per docenti. Progetto didattico: L’arte di essere umani (AREUMA-CPD-PROGRAM 2019-2021) cui hanno preso parte circa 200 docenti di ogni ordine e grado scolastico, operanti nella provincia di Bari e BAT.
Il penultimo appuntamento del “Corso di formazione per docenti. Progetto didattico: L’arte di essere umani. AREUMA-CPD-PROGRAM 2019-2021” si terrà Giovedì 11 MARZO 2021, dalle ore 16.30 alle ore 19.30.
Il tema che sarà affrontato, Educare in una società pluralista e complessa, avrà come relatore il Prof. Giuseppe Elia, Docente di Pedagogia e Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Il prossimo appuntamento del “Corso di formazione per docenti. Progetto didattico: L’arte di essere umani. AREUMA-CPD-PROGRAM 2019-2021” si terrà venerdì 11 dicembre p.v., on line. Il tema che sarà affrontato, Sesso e identità: orientamento sessuale, identità di genere e identità sessuale a confronto, avrà come relatore il Prof. Emiliano Lambiase.
Riprende il percorso di aggiornamento dei Docenti promosso dall’Ufficio diocesano di pastorale scolastica “L’arte di essere umani” Continuing Professional Development – AREUMA-CPD-PROGRAM 2019-2021. Primo incontro on line
“Coraggio, amate la scuola! Non abbiate paura di coinvolgervi in nuovi percorsi pedagogici e didattici.
Questa è la sfida del momento presente che troverà in voi dei protagonisti che, con fantasia, scriveranno pagine meravigliose di fraternità”.
Alle legittime rivendicazioni di ogni categoria di lavoratori, che si moltiplicano in queste settimane, vogliamo qui manifestare anche quelle dei Docenti di Religione precari, vittime oltre che di atavici pregiudizi culturali, anche di discriminanti trattamenti giuridici.