La Diocesi di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi accoglie, onorata, la presenza autorevole del Rev.do Prof. P. Massimo Pazzini, Decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, che sarà presente presso l’Auditorium “A. Salvucci” – Museo diocesano, mercoledì 22 aprile 2015 alle ore 19,30.

Lunedì 20 aprile 2015, ore 19, Santa Messa presieduta da Mons. Martella nella cattedrale di Molfetta.
Mons. Bello e Mons. Romero, vescovi fatti popolo; don Tonino “scomodo”; Papa Francesco e don Tonino
 

Lunedì 20 aprile, alle ore 19 in Cattedrale a Molfetta, il vescovo presiederà la Celebrazione eucaristica nel 22° anniversario della morte del Servo di Dio Antonio Bello. Tutta la comunità diocesana è invitata a partecipare.
L’anniversario della morte di don Tonino ci interroga, non senza provocarci, se siamo capaci di far propria la sua testimonianza oppure solo di comodamente citarla.

Deceduto domenica 12 il carissimo Ruggiero Pierro, 78 anni, Diacono permanente presso la parrocchia San Gennaro in Molfetta, ordinato il 4 ottobre 1997. I funerali, presieduti dal vescovo Mons. Martella, sono stati celebrati lunedì 13 in Cattedrale. Un affettuoso ricordo di mons. Giuseppe de Candia.

Papa Francesco ha ufficialmente indetto l’Anno Santo straordinario che inizierà l’8 dicembre: “Non è il tempo per la distrazione, ma per rimanere vigili e risvegliare in noi la capacità di guardare all’essenziale”. Annunciata una task force di “missionari della misericordia”. L’appello ai criminali e ai corrotti: “Vi chiedo di cambiare vita”

«Cari adulti,
questa lettera aperta è l’occasione per esternare riflessioni maturate dopo anni di osservazione da un luogo ed una prospettiva privilegiati, quali quelli che mi permette di vivere  il servizio che sto prestando all’AC, ma anche elaborate grazie al dialogo con tanti di voi, alle esperienze condivise insieme…»

Gli auguri pasquali del Vescovo nel messaggio pubblicato su Luce e Vita del 5 aprile 2015.

La Settimana Santa, scandita nei diversi ed intensi momenti liturgici, è l’unica settimana dell’anno capace di imporsi ai ritmi profani del vivere quotidiano. Mai come nei giorni “santi” avvertiamo la necessità imprescindibile di ritagliarci il tempo del silenzio e della meditazione personale, perché gli occhi sappiano vedere e il cuore possa ascoltare nei gesti e nelle parole della liturgia la Passione e la Risurrezione del Signore.