Pastorale giovanile
Itinerario di Avvento per Giovani, nelle quattro città
9-10-11-12 dicembre 2019

Il Servizio diocesano di Pastorale Giovanile invita i giovani ad un itinerario di preparazione al Santo Natale.
Il Servizio diocesano di Pastorale Giovanile invita i giovani ad un itinerario di preparazione al Santo Natale.
È l’aldiquà che garantisce l’aldilà; a suo modo la Messa di oggi ci indica il “carpe diem” cristiano: cogli l’attimo fuggente della vita terrena vivendolo nella carità, per raggiungere l’eternità beata nel Paradiso.
Importante l’insegnamento: il denaro non va usato per la disonestà, ma per la giustizia e, anche, per fare del bene ai poveri; saranno i poveri beneficati ad “accogliere” in paradiso i loro benefattori.
Nessuno può disperare dell’amore salvifico di Dio, nella consapevolezza, che, pur di fronte a tutti i tradimenti dell’uomo, Dio sta sempre accanto a lui a chiamarlo.
Potremmo titolare questa domenica: la “festa della Sapienza di Dio”, che, lei sola, sa guidare l’uomo a comprendere se stesso nella storia del mondo, nel progetto di Dio.
Se due domeniche fa la parola di Dio ci indicava la via della conversione del cuore nell’accettazione del fuoco portato da Gesù; e se domenica scorsa ci veniva indicata la necessità di passare attraverso “la porta stretta” della rinuncia ad essere “operatori di ingiustizia”, oggi ci viene indicata un’altra caratteristica fondamentale dell’essere cristiani: l’umiltà.
Chi si salverà? Chi raggiungerà la meta eterna del Paradiso? A prima vista, i testi della Messa di questa domenica, in particolare Isaia e Luca, sembrano dare risposte contraddittorie.
Cristiani di fronte alla storia: potrebbe essere il titolo che sintetizza compiutamente la parola di Dio che si legge nella Messa di oggi.
La solennità dell’Assunzione di Maria al cielo ci offre l’occasione per rileggere, attraverso i brani biblici della Messa, la vicenda storica della Chiesa alla luce della vicenda terrena e ultraterrena di Maria Vergine, madre di Gesù. Una festa mariana che diventa chiave di lettura della vicenda storica e metastorica della Chiesa.
É una di quelle domande che viene spontanea: proprio necessaria la modifica, seppur piccola ma significativa, del “Padre Nostro”?