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Il presidio di Libera presenta a Molfetta il libro Mano Mozza

12 ottobre 2021

mano mozza

mano mozza

 Martedì 12 ottobre 2021 alle ore 18.30 presso l’Auditorium Regina Pacis di Molfetta, il Presidio di Libera “G. Carnicella” promuove la presentazione del libro Mano Mozza, edito da Radici Future nel maggio di quest’anno, con la partecipazione delle autrici Emma Barbaro e Valentina Maria Drago e dell’ex procuratore aggiunto della DDA di Bari, Pasquale Drago. L’evento sarà moderato da Franca Carlucci, referente del Presidio cittadino.

Il libro prende le mosse da una riunione presso l’hotel Elios di Barletta, avvenuta nel 1982 e destinata a fare la storia delle mafie pugliesi, le quali, da allora in poi, concentreranno le loro attività principalmente sul traffico nazionale e internazionale di stupefacenti.

A quella riunione, il tranese Salvatore Annacondia, detto “manomozza”, partecipa da gregario, ma ne esce da boss di una cupola mafiosa che tra la metà degli anni ‘80 e gli inizi degli anni ‘90 governerà le sorti della malavita pugliese.

Attraverso le verità giudiziarie cristallizzate nei maxiprocessi e le vive voci di chi la mafia la combatte ancora oggi, le due autrici e giornaliste hanno ricostruito nel libro la genesi delle criminalità made in Puglia seguendo l’odore dei soldi sporchi della droga.

La presentazione del libro sarà l’occasione non solo di ripercorrere la storia locale criminale di quegli anni, ma anche di tornare a riflettere sugli avvenimenti che toccarono la città di Molfetta nei primi anni ’90, tra i quali resta indelebile l’omicidio dell’allora sindaco Gianni Carnicella, a cui il Presidio cittadino di Libera è intitolato.

Note biografiche sulle autrici

Valentina Maria Drago
Laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Trento, ha conseguito un Master in Comunicazione presso l’Università Milano-Bicocca e l’abilitazione come giornalista pubblicista. Oggi è una professionista della comunicazione e da tre anni lavora in un’agenzia PR e media relation.

Emma Barbaro
Giornalista freelance, autrice di numerose inchieste su caporalato, agromafie e tratta degli esseri umani. Dal 2016 è caporedattrice del periodico indipendente “Terre di frontiera”, testata nel 2018 insignita del prestigioso premio “Restart Antimafia” a cura dell’associazione “daSud”. Ha collaborato con La Repubblica-Bari.