Caritas diocesana

Giovinazzo: la parrocchia Immacolata apre le porte a Maria e Grazie, nigeriane

Progetto APRI di Caritas italiana

Un momento della prima accoglienza

Dopo l’accoglienza, dal 12 marzo 2020, della famiglia Obalola presso la parrocchia Cuore Immacolato di Maria, in Molfetta, è la volta della parrocchia Immacolata, in Giovinazzo, ad accogliere, da ieri sera 28 luglio, due donne nigeriane, Maria e Grazia (nomi di fantasia) provenienti dalla Nigeria.
L’accoglienza rientra nel progetto della Caritas diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi, rientrante nel più ampio progetto APRI, di Caritas Italiana, acronimo di Accogliere, PRoteggere, PRomuovere, Integrare, presentato a fine gennaio 2020, che ha riscontrato sin da subito il parere favorevole e l’entusiasmo di molte Caritas diocesane, tra cui la nostra, che si sono rese disponibili a promuovere, attraverso una serie di attività territoriali, l’accoglienza di migranti in parrocchie, istituti religiosi e appartamenti privati con la presenza fondamentale di famiglie tutor italiane per il supporto all’integrazione e all’inclusione socio-lavorativa degli stessi.

Nonostante l’emergenza Covid-19, APRI continua il suo cammino che coinvolge ad oggi 53 diocesi, 33 parrocchie, oltre 60 operatori e moltissime famiglie tutor volontarie. Grazie all’abnegazione di operatori territoriali e tutor nazionali la prospettiva è senz’altro quella di triplicare entro le prossime settimane il numero delle accoglienze attivate sino ad oggi; testimonianza questa che conforta e dà coraggio in una situazione così difficile come quella che stiamo vivendo. La conferma ulteriore che Accogliere Promuovere Proteggere e Integrare è possibile, nonostante i limiti apparenti, e che questo periodo storico importante può anche raccontare un modo nuovo, forse più fecondo, d’intessere relazioni e farci scoprire che c’è un carisma creativo della parola solidarietà.

A breve racconteremo di più di questa esperienza parrocchiale.

Luigi Sparapano