Archivio: News

Chiesa locale

Messa Crismale, il vescovo: facciamo memoria del dono del sacerdozio

Mons. Cornacchia ha invitato i confratelli a un esame di coscienza personale, per verificare la fedeltà alle promesse

Si è svolta mercoledì sera in Cattedrale la messa crismale, presieduta dal Vescovo S.E. Mons. Domenico Cornacchia, alla presenza del Vescovo emerito Mons. Felice Di Molfetta, sacerdoti, diaconi, religiosi, religiose e seminaristi. È questa l’occasione in cui vengono benedetti i Sacri Olii: l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e il crisma che saranno utilizzati durante tutto il corso dell’anno liturgico per la celebrazione dei sacramenti.

Luce e Vita - Cultura

Testimone e maestro di virtù. Il cammino cristiano di don Tonino Bello

Nuovo libro di Mons. Domenico Cornacchia

Nei giorni scorsi è stato pubblicato il testo “Testimone e maestro di virtù. Il cammino cristiano di don Tonino Bello” (Libreria Editrice Vaticana), un libro di mons. Domenico Cornacchia con prefazione del Card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

Servizio per la Pastorale Giovanile

Il 18 aprile #seguimi. 112 giovani della diocesi dal Papa

Alle 18 la veglia di preghiera con papa Francesco

Il 18 aprile gli adolescenti italiani arriveranno a Roma da tutta Italia per condividere un momento di ascolto e di preghiera insieme a Papa Francesco.  Dalla nostra diocesi saranno 112 i giovani pellegrini, 95 ragazzi, 17 animatori, tra i quali due preti, don Luigi Amendolagine e don Luigi Ziccolella.

Luce e vita - Spiritualità

Una regalità paradossale

Domenica delle Palme

Se i discepoli non sanno cogliere la rivelazione nel paradosso, sarà la realtà che la riconoscerà, saranno le pietre che la grideranno: la rivelazione di Dio in un uomo, del Messia in un povero, del salvatore in un perduto, del giusto in un crocifisso. Gesù accoglie questa proclamazione di regalità, lui che sempre ci è mostrato dai vangeli restio e avverso ad analoghe attribuzioni, perché qui è impotente, non può salvare nessuno e dunque non ci sono possibili cattive comprensioni della sua regalità.