Luce e Vita
Il sogno di una grotta. Luce e vita 43-2021
Ultimo numero per l'anno 2021
Numero 43 del settimanale diocesano.
Numero 43 del settimanale diocesano.
Guardiamo ora i temi di Luce e Vita. N.42 del 19 dicembre.
Lo sguardo di Elisabetta e le sue parole vedono Maria nel mistero della sua vocazione. L’obbedienza di Maria ha rimodellato la sua identità. Come ha riplasmato il suo corpo rendendolo accogliente di una vita, la vita del Messia, così la sua identità ormai è decisa e trasformata dal suo atto di obbedienza alla parola di Dio. Maria ormai è la credente.
Guardiamo ora i temi di Luce e Vita. N.41 del 12 dicembre.
Folle, soldati e pubblicani vengono da Giovanni, domandano e sono invitati a conversione con richieste precise. La conversione può iniziare con il coraggio di una domanda. O, almeno, di ciò che una domanda significa. Riconoscendo cioè di avere una carenza e riconoscendolo davanti a un altro a cui ci si rimette e da cui si attende una parola, un’indicazione di via. La conversione inizia con la presa di coscienza della propria condizione reale, che è condizione di distanza rispetto alle esigenze evangeliche.
Luca accenna appena alla venuta del Figlio dell’uomo: preferisce mostrare le reazioni umane a questo evento escatologico. L’accento è sulla storia che è il luogo in cui il credente è chiamato a sperare, vigilando e pregando in mezzo a tribolazioni. La venuta gloriosa del Signore è vista da Luca nelle reazioni che produce nell’oggi della storia: il dramma escatologico è un dramma umano, storico, esistenziale.
Questa mattina, 25 novembre 2021, durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Antonio Bello, Vescovo di Molfetta-Ruvo Giovinazzo-Terlizzi; nato il 18 marzo 1935 ad Alessano e morto il 20 aprile 1993 a Molfetta.
Il Servo di Dio Mons. Tonino Bello è venerabile.
Sarà inaugurata dal vescovo Cornacchia la sala parrocchiale “Beato Nicola Paglia” della parrocchia San Domenico di Giovinazzo.
Nell’attesa, chi è assente viene reso presente, e lì cogliamo anche la radice dell’atteggiamento spirituale dell’attesa del Signore. Questa è anzitutto fiducia nella promessa del Signore che ha detto: “Io vengo presto”. È un atto di fede, l’attesa del Signore. Un atto di fede nella parola del Signore ma soprattutto nella persona del Signore Gesù. Un atto di fede che unifica tutte le nostre energie, anche le più profonde, e le orienta verso un unico fine.
Nuovo numero del settimanale Luce e Vitadel 31 ottobre 2021